L'inverno sta finendo e le vacanze di primavera sono alle porte.
La protezione solare durante gli sport invernali è importante e indispensabile quanto quella per gli sci o lo snowboard. In montagna, l'aria è pulita, limpida e di un blu intenso, il che rende i raggi UV molto più forti anche quando il sole non splende. I raggi UV raggiungono la pelle anche nelle giornate nuvolose. Il riflesso del sole sulla neve fa sì che la pelle si scotti ancora più velocemente.
Sai cosa cercare quando acquisti una protezione solare?
In spiaggia, la luce del sole è intensa e l'acqua riflette i raggi UV. Se la pelle è esposta ai raggi UV per troppo tempo, questi possono causare invecchiamento cutaneo e danni al DNA. Una buona protezione contro i raggi UVA e UVB è quindi essenziale. Tuttavia, scegliere il prodotto giusto rimane una sfida.
Filtri solari
I miei clienti mi chiedono spesso se svilupperò prodotti con filtri solari. Dopo aver approfondito la letteratura scientifica, ho deciso di non farlo (per ora). Per Aurora Dionis Dermacosmetics, la delicatezza sulla pelle e il rispetto per l'ambiente sono fondamentali. Nella mia esperienza, questi aspetti non sono completamente garantiti dalle attuali opzioni di protezione solare.
Tipi di filtri
A prima vista, i nomi dei diversi tipi di filtri solari possono risultare piuttosto confusi. Un filtro chimico è anche detto organico perché contiene composti di carbonio. Organico non si riferisce a biologico o naturale, ma alla branca della chimica che si occupa dei composti organici.
Filtri chimici
I filtri chimici assorbono i raggi ultravioletti. Tra questi, benzofenone, avobenzone, octocrylene e metossicinnamato. Uno svantaggio dei filtri chimici è che penetrano nello strato superficiale della pelle e possono causare irritazioni. Inoltre, sono dannosi per l'ambiente. È noto che il benzofenone danneggia i coralli.
Filtri fisici
A differenza dei filtri chimici, esistono filtri fisici o minerali. Questi sono i "veri" filtri naturali. Almeno, se si definisce "naturale" l'opposto di sintetico, ovvero sostanze che hanno subito una minima elaborazione chimica.
Un filtro fisico crea uno strato sulla pelle che riflette i raggi solari. Esempi di filtri minerali sono il biossido di titanio e l'ossido di zinco. Se le particelle non vengono ridotte con la nanotecnologia, lasciano comunque una patina bianca sulla pelle.
Sebbene i filtri fisici siano meno irritanti per la pelle, possono anche essere dannosi per l'ambiente. Questo rischio è maggiore durante il nuoto, quando tutto il corpo è coperto di crema solare. Durante gli sport invernali, solo il viso necessita di protezione solare.
Esperienza personale
Uso la minor quantità possibile di crema solare. D'estate, sto all'ombra durante le ore più calde della giornata e indosso abiti leggeri e un cappello per il resto del tempo. Se sto al sole più a lungo, applico un filtro fisico. Lascia un alone bianco, ma preferisco questo all'irritazione sulla mia pelle sensibile.
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